Raccolta articoli C&TL
Un impegno per un mondo migliore
Per molti nostri colleghi tempo libero non significa soltanto sport, hobby o divertimenti, ma un impegno attivo in attività sociali ed umanitarie. Sappiamo che tanti di questi nostri colleghi fanno parte di associazioni, enti o comitati che sono costantemente alla ricerca di aiuti e di solidarietà. Per questo, abbiamo deciso di riservare, in ogni numero di Cassa e Tempo libero, uno spazio speciale a queste organizzazioni affinché illustrino ai nostri soci le proprie finalità e le iniziative programmate. Questo spazio potrà anche essere utilizzato per segnalare isolati casi umani di particolare gravità e necessità. |
da C&TL -Anno 1 N. 1 Giugno 1996
ODO - ANT ANCHE A PISTOIA di Valoris Spagnesi
L’ANT (Associazione Nazionale Tumori) è un Ente morale senza scopo di lucro. La chiave di volta dell’ANT è l’ Eubiosia, dal greco “bene e vita”, significando quindi, “la vita con dignità dal primo all’ultimo respiro”, senza sfumatura di carattere politico, filosofico o religioso. ODO-ANT è l’ospedale domiciliare oncologico; assiste i sofferenti di tumore senza alcuna spesa a loro carico grazie alle offerte spontanee della gente. L’ODO, quindi, è l’Ospedale che va a casa del sofferente; le sue prestazioni non sono a meno di quelle di un reparto specialistico tradizionale. Ogni giorno vengono assistiti in Italia 1400 ammalati (13.000 dall’inizio della attività). Oltre all’assistenza degli ammalati, l’ANT si occupa anche della prevenzione; infatti, la diagnosi tempestiva è il modo più sicuro per affrontare la malattia con successo. L’ANT opera attraverso medici ed infermieri altamente specializzati e regolarmente retribuiti; tutti, prima del loro impiego, hanno seguito corsi di oncologia presso la divisione dell’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi diretta dal Prof. Franco Pennuti. Tutti hanno l’obbligo della reperibilità, 24 su 24 - sette giorni la settimana. Oltre agli Oncologi, l’ANT si avvale di consulenti specialisti in altre terapie; particolarmente necessaria la presenza di psicologi per il sostegno psichico del sofferente e dei suoi familiari.
Attualmente l’ANT è presente nelle provincie di Bologna (ove assiste giornalmente 850 ammalati ed è il terzo ospedale della città), Mantova, Verona, Rovigo, Modena, Ferrara, Ravenna, Pesaro, Brindisi-Taranto, Napoli e Pistoia (dove, ad oggi, ha assistito 30 famiglie). Da circa un anno l’ANT è presente anche a Pistoia; la sede è presso la Misericordia in Via del Can Bianco (tel. 20106). Per ottenere l’assistenza basta la richiesta del medico di famiglia ed una telefonata alla sede, ove è presente giornalmente personale volontario per la raccolta delle chiamate ed il successivo inoltro al personale medico ed infermieristico. I volontari, infatti, si occupano del lavoro in sede e della raccolta di fondi attraverso manifestazioni varie.
Per chi desiderasse contribuire, il c/c dell’ANT è presso la nostra Sede di Pistoia n. 24341.1401.
Chi volesse ulteriori informazioni può rivolgersi direttamente alla sede dell’ANT presso la Misericordia oppure contattare il collega Spagnesi Valoris presso il S.E.A. (tel. 380).
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da C&TL -Anno 1 N. 2 Luglio 1996
ADMO - Associazione Donatori Midollo Osseo
L’ADMO nata nel 1989 e presente a Pistoia da 1994 è una associazione apartitica, aconfessionale che non ammette alcuna discriminazione ed esclude qualsiasi tipo di lucro. L’Associazione si prefigge lo scopo di sensibilizzare la popolazione per diffondere la conoscenza dei problemi inerenti alla donazione del midollo osseo e del suo trapianto. Inoltre collabora con i centri di tipizzazione tissutale allo scopo di facilitare l’espletamento della tipizzazione medesima; aiuta chiunque abbia problemi inerenti il trapianto di midollo ed ancora è di supporto all’organizzazione medica preposta al finanziamento del Registro Regionale e del Registro Nazionale dei donatori di midollo osseo. Ad oggi il trapianto di midollo osseo (da non confondere con il midollo spinale) è l’unica speranza per un malato di leucemia, ma tale donazione è rarissima in quanto la compatibilità fra donatore e ricevente è rara tant’è che è stimata in 1/1.000.000. Ciò ha fatto nascere l’ADMO col fine preciso di sensibilizzare la popolazione e ottenere più adesioni possibili al Registro. Ma come si diventa donatori? L’ADMO, ricevuta una certa quantità di richieste, organizza una assemblea dove partecipano medici specializzati i quali forniscono tutte le spiegazioni, dopo di che coloro che accettano di divenire donatori verranno chiamati presso i centri trasfusionali per fare il primo prelievo di sangue e quindi essere tipizzati ed inseriti nel Registro Regionale e successivamente Nazionale. Al momento in cui perviene una richiesta di consultazione di tali Registri, il Donatore che risulta inizialmente compatibile viene chiamato per un ulteriore prelievo e se positivo viene chiamato per la terza ed ultima prova dopo di che in maniera del tutto anonima, volontaria e gratuita, donerà, mediante un piccolo intervento, il proprio midollo osseo. La nostra provincia è stata la prima in Toscana a fornire al Registro Regionale e Nazionale un certo numero di adesioni ed oggi ha circa 550 donatori più 200 in lista di attesa. Per chi desidera contribuire il c/c dell’ADMO è presso la Ns. Sede di Pistoia n. 24728.1301.
Chi volesse ulteriori informazioni può rivolgersi direttamente alla Sede dell’Associazione presso la Misericordia oppure contattare il collega Domenico Vacca
Giovedì 16 maggio u.s. alle ore 21, presso l’Auditorium di Pistoia, Nick Becattini ed altre rinomate band pistoiesi, hanno tenuto uno spettacolo musicale intitolato: “Un blues per ........ Paolo” Durante la serata, che ha avuto un grande successo di pubblico, Paolo, un ragazzo pistoiese di 19 anni che da molto tempo è in attesa del trapianto di cuore e polmoni, ha scritto e letto questo suo pensiero che non nesessita di alcun commento: “Il male può essere anche una virtù. Quello che voglio far capire è che l’handicap è la vita, è ricerca e scoperta, è speranza, è studio, è migliorare giorno per giorno, è ascoltare musica, e pensare che un giorno potremo anche noi scalare le vette. L’handicap è una virtù, vista sotto varie sfaccettature, è capire che niente è impossibile, che tutti siamo atleti, magari non con il corpo, ma con la mente e questo grazie anche alla musica” I colleghi del Centro Servizi e della Direzione Generale, sempre disponibili e attenti alle iniziative benefiche, hanno raccolto la somma di 1.540.000 con la speranza che la musica sia vita per Paolo.
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da C&TL -Anno 1 N. 3 Settembre/Ottobre 1996
ASSOCIAZIONE FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA di Piero Pierattini
Si è costituita in data 15 maggio 1996 l ‘Associazione famiglie per l’accoglienza’ che si propone la promozione e l’animazione di famiglie per l’accoglienza, l’affidamento e l’adozione, nonché la costituzione di un centro di informazione ed assistenza per le famiglie che si impegnano all’affidamento ed all’adozione, al fine di tutelare il diritto di ogni minore ad avere una famiglia. (Art. 3 dello statuto) il bambino Nella famiglia, comunità di persone deve essere riservata una specialissima attenzione al bambino, sviluppando una profonda stima per la sua dignità personale, come pure un grande rispetto ed un generoso servizio per i suoi diritti. Un bambino che cresce senza l’affetto, senza certezze, senza stimolazione è un bambino che vive in disagio. Un bambino non amato, non ascoltato, non capito, sarà un adulto che difficilmente riuscirà ad amare perché non ha fatto esperienza di amore. l’affido Quando la famiglia di origine può non essere in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni del bambino per tanti motivi che sopraggiungono nella storia delle persone può essere sostenuta da un’altra famiglia che sappia accogliere il minore. L’affidamento familiare è un servizio per: · il minore al quale viene data una famiglia temporanea · la famiglia d’origine alla quale è offerta l’opportunità di un certo tempo per risolvere i problemi sopraggiunti e per poter accogliere di nuovo il proprio figlio. il programma 1. informare e sensibilizzare sui problemi del disagio minorile 2. favorire la cultura dell’accoglienza 3. aiutare a maturare in maniera responsabile e serena la decisione di accogliere in casa un bambino 4. accettare il passato del bambino per non spezzare i legami con la famiglia d’origine per cercare di rafforzarli e facilitarli in vista del reinserimento 5. una volta che il rapporto ha avuto inizio, le famiglie d’origine, gli affidatari e i minori affidati, non sono lasciati a se stessi ma seguiti da personale competente in contatto con il Servizio Sociale Pubblico, per risolvere problemi di qualsiasi genere, da quelli burocratici a quelli che il rapporto stesso può far sorgere. 6. favorire attività di informazione e sostegno tra gli operatori e le famiglie affidatarie.
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da C&TL -Anno 1 N. 4 Novembre/Dicembre 1996
Associazione civile per i diritti delle famiglie
Nell'aprile 1995 un gruppo di volontari pistoiesi sensibili al problema della famiglia ha dato vita alla Associazione civile per i diritti delle famiglie. Da allora l'Associazione è cresciuta ed oggi conta oltre 1.000 soci ed è stata accettata a far parte del Forum nazionale delle famiglie. L'Associazione non ha fini di lucro e nasce con l'impegno di promuovere e sostenere in tutte le istituzioni comunali, provinciali, regionali e statali l'apertura di una vertenza famiglia che deve investire tutti i campi della politica sociale fino a giungere a interventi legislativi; l'Associazione è costituita da un'unione di famiglie e di quanti si adoperano per rendere la famiglia consapevole della propria identità e del ruolo originale e originario che essa è chiamata a svolgere come cellula fondamentale della società e come società naturale sancita dall'art. 29,30,31 della Costituzione italiana e in conformità alla Carta Sociale Europea e alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo proclamata dall' O.N.U..
L'art. 3 dello Statuto associativo identifica lo spirito, le finalità ed il modo di agire dell'Associazione: L'associazione si propone di stimolare l'attività politica, sociale e parlamentare per realizzare i seguenti obiettivi:
a. il riconoscimento della centralità della famiglia come soggetto attivo all'interno del sistema dei servizi alla persona; b. una politica che favorisca l'accoglienza e la tutela alla vita dal concepimento al suo termine naturale e che assicuri una famiglia a chi ne è privo; c. un criterio di equità fiscale che tenga conto dei carichi familiari con l'introduzione di un apposito quoziente; d. una politica per la casa che agevoli la formazione delle famiglie; e. una diversa organizzazione del lavoro che tenga conto delle esigenze della vita familiare e la valorizzazione del lavoro domestico; f. il sostegno economico alle famiglie con figli, per il beneficio sociale che esse generano, con particolare attenzione alla istituzione di asili nido qualificati e accessibili anche a famiglie a basso reddito; g. la tutela dei diritti della famiglia e dei minori nel campo della comunicazione sociale; h. la tutela dei diritti degli anziani; i. la riorganizzazione del sistema scolastico in funzione di un'effettiva libertà di scelta e di partecipazione delle famiglie; l. una legislazione che promuova e sostenga l'associazionismo familiare; m. farsi promotrice di ogni altra iniziativa che, non contemplata nei precedenti paragrafi, si rendesse, con il mutare dei tempi e dei bisogni, necessaria; n. per quanto sopra indicato l'associazione inviterà il Parlamento, il Governo e le forze politiche e sindacali ad assumere, ciascuno per la parte di competenza, le conseguenti determinazioni;
Associazione civile per i diritti delle famiglie vicolo de' pazzi 16 - PISTOIA tel. 0573 / 368780
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